Luxury Italia

Mercato immobiliare Italia

MERCATO IMMOBILIARE ITALIA

La sintesi del 14° rapporto sulla finanza immobiliare di Nomisma, che ha tracciato le previsioni per i prossimi anni alla luce dei nuovi modi di abitare delle famiglie italiane, parla di un mercato immobiliare difficile, ma con margini di ottimismo. Infatti la pandemia ha colpito l’economia italiana, ma grazie alle misure in essere, ai bonus casa e al PNRR di prossima realizzazione ci sono margini di ottimismo.

“Le misure in essere fanno ben sperare, - afferma Luca Dondi di Nomisma - anche se resta incertezza sulle modalità di applicazione di questi strumenti che consentono di limitare gli impatti di una crisi molto asimmetrica. Il nostro Paese aveva infatti già differenze sostanziali che sono state ulteriormente accentuate dalla pandemia. Anche a livello di singole famiglie abbiamo situazioni di risparmio completamente eroso dalla mancanza di reddito contrapposte a risparmi addirittura incrementati e a conseguente voglia di investire. Le famiglie in generale ritengono di essere meno colpite direttamente dalla pandemia rispetto a quanto avvenga nell’economia in generale, e di conseguenza alimentano aspettative che vanno però considerate con prudenza”.

Mercato dei mutui, previsioni
Lo “scollamento” della percezione della situazione economica delle famiglie rispetto a quella del Paese è evidente quando si indagano le intenzioni di acquisto: nei prossimi 12 mesi, secondo il rapporto, sono 3,3 milioni le famiglie che si dicono intenzionate ad acquistare casa come forma di salvaguardia del proprio patrimonio. Di queste famiglie tuttavia sono solo 800 mila quelle che effettivamente si sono poste alla ricerca dell’investimento immobiliare, mentre l’80% di coloro che acquisterebbero casa nei prossimi anni non possono prescindere da un prestito ipotecario.

Nel 2020 le erogazioni sono ammontate a 50 miliardi di euro, di cui una parte importante sono state le surroghe, ma in generale il mercato ha retto anche al netto di queste, passando dal 2019 al 2020 ad un erogato da 42,2 miliardi a 41,5 miliardi di euro. Un discostamento minimo se si pensa alla situazione pandemica. Una fiducia da parte delle banche che è alimentata del calo delle sofferenze che presuppongono una migliore sostenibilità da parte del credito delle famiglie.

Compravendite immobiliari, previsioni fino al 2023
Alla luce di quanto sopra, anche le compravendite immobiliari si prevedono in sostanziale tenuta, con cifre che potranno raggiungere, secondo Nomisma, le 629 mila nel 2021, le 600 mila nel 2022 e le 625 mila nel 2023.

Anche il segmento corporate potrebbe sostanzialmente resistere, pur con una ricomposizione interna della domanda. Se alcuni settori sono stati momentaneamente accantonati, come gli alberghi, altri sono andati in auge con la pandemia, come residenziale e logistica. Le incognite restano legate al terziario, in particolare uffici, direzionale e retail.

Nuovi modi di abitare dopo il covid
Quanto alle nuove modalità di abitare, i trend del futuro (o del presente) sono senz’altro il digitale, la ricerca di socialità, l’imprevedibilità che, come la pandemia ci ha insegnato, deve diventare fattore di progettualità della creazione delle nuove abitazioni, la sostenibilità economica e finanziaria e l’integrazione della residenza all’interno di un contesto urbano e di una rete di servizi all’abitare ormai imprescindibili.

(Fonte Idealista.it)

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